martedì 30 maggio 2017

Per i Brancaleoni di Casteldurante



Si chiama Stefano Sarti, ma è noto come Freddy Webster. Ormai da alcuni anni si dedica alla rievocazione di un personaggio storico d’epoca medievale: Brancaleone Brancaleoni di Casteldurante (c. 1295 - 1379).
La passione per queste attività segue strade oscure e non ho mai compreso veramente perché un giovane uomo della Riviera romagnola si sia tanto appassionato per il signore della Massa Trabaria, ma tant’è. Così, nell’impervio mondo della rievocazione storica, Freddy persegue il suo obiettivo. L’audacia va premiata, soprattutto se è unita alla perseveranza. Per questo motivo, io che non sono stato altrettanto perseverante, se forse sono stato audace, nel perseguire un analogo scopo in quell’impervio mondo, ho deciso di sostenerlo, per quel che posso.
Tempo fa fornii al novello Brancaleone i modelli storicamente documentati del suo stemma. Uno campeggia, da tempo immemore, ormai senza smalti, sulla facciata del cosiddetto Palazzo della ragione di Sant’Angelo in Vado; l’altro è stato riscoperto qualche anno fa nella chiesa di San Donato, nel territorio della stessa città un tempo dominio dei Brancaleoni, e reca gli antichi smalti.
 

 
Con quell’insegna che, a parte la brisura, è come quella del celebre Maghinardo Pagani da Susinana, «il lioncel dal nido bianco» di dantesca memoria (Inf., XXVII, 50 s.), ho dipinto il vessillo, Brancaleone stesso ha decorato il scudo e abili artigiani hanno impreziosito mirabili brocche che colorano la tavola.
La mia tenda attende un adeguato apparato decorativo mobile per i momenti in cui verrà prestata nuovamente prestata per le iniziative del Brancaleoni di Casteldurante.
Per contatti con I Brancaleoni di Casteldurante: brancaleonicasteldurante@gmail.com